Bad Dog Boogie Official Website | Nicotine Records Official Website
Bad Dog Boogie Motorfucker Cover
Artist: Bad Dog Boogie
Location: Torino, Italy
Line-up: Devil Rod (vocals), El Bastardo (guitar), Cochese (guitar), Lil' Bastard (bass), Eight Ball (drums)
Album: Motorfucker
Label & Pubblication Year: Nicotine Records, 2003
Tracklist: El camino 666 / Filthy Place / Inner Voice / (Call me) The bishop / Paint it black (Rolling Stone Cover) / Cum gets in your brain / Loaded guns and nasty habits / Motorfucker / Whola lotta hate / Highway of soul / Hidden Tracks: Kick ou the jams
Related Articles: Interview
Nati come un gruppo impegnato a coverizzare Ac/Dc, MC5, Motorhead e Hellacopters, i torinesi Bad Dog Boogie arrivano al debutto sulla lunga distanza grazie all’italiana intraprendenza della Nicotine Records. Il contenuto di questo dischetto non rinnega assolutamente le origini del gruppo, anzi, la mistura delle sopracitate componenti porta il combo torinese alla creazione di un pesantissimo Rock’n’Roll, altamente abrasivo. “Motorfucker” è in gran parte dominato dai chitarroni trita ossa del premiato duo Cochese/El Bastardo e dalla voce roca e sporca di Devil Road, che si divincola fra Bon Scott e Mr.Lemmy per arrivare, in certi momenti, al limite del growl! Una dose di rozzo Rock’n’Roll, con quell’anima dall’umorismo beffardo che se ne salta fuori con titoli quali “Whola lotta hate” e “Highway of Soul” (palesi citazioni storiche della zeppeliniana “Whola lotta love” e della mitologica “Highway to hell” marchiata Ac/Dc, per chi non le conoscesse!!?). In quest’arte fatta di “citazioni” credo che i maggiori esperti siano gli scandinavi Backstreet Girls (se non ci credete andate sulla loro homepage e scorretevi i titoli delle songs nella sezione discografia. Vi consiglio particolarmente quelli di “Hellway to high” del ‘99!). El Camino 666 apre con grinta da vendere fra Rose Tattoo ed una versione senza “figa” dei Nashville Pussy, quindi niente corettini dal sapore glam dati dal gentil sesso, ma solo Devil Road che impazza con il suo vocione al vetriolo! “Filthy Place” gira su tempi medi, mentre nel corso di “Inner Eye” l’istrionico Devil Road si fa camaleontico spaziando fra vari stili, sino a sfiorare il growl all’altezza del caratteristico refrain rallentato e nero come la pece. Incredibilmente “(Call me) The bishop” parte con un ritmo sculettante e danzereccio per regalarci tonnellate di fun: vecchio “Rock’n’Roll”, senza tempo, di fronte al quale lo stesso Re Elvis si inchinerebbe! “Paint it black” prosegue la marcia con il gas “a manetta”, fra tradizione e spirito da “Bad Dog”. Con “Cum gets in your brain” i Bad Dog Boogie tornano a pestare duro per prepararci alla dinamica “Loaded guns and nasty habits”. L’inconfondibile rombo “made in Harley” è li a ruggire per introdurci all’adrenalinica sporcizia di “Motorfucker” e della successiva “Whola lotta Hate”, fra scaglie di Stooges e Mc5. “Highway of soul” ritorna su territori Nashville-oriented per poi cedere il passo ad una grezzissima cover della colossale “Kick out the jams”! I Bad Dog Boogie mandano in pensione l’inno “Nice boys (don’t play Rock’n’Roll)” sostituendolo con “Motorfuckers just play Kick-Ass Roll”. Semplicemente ed orgogliosamente: Born to play loud’n’nasty!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 7,5